ACQUE CLORURO-ALCALINE
Sono quelle acque dove lo ione cloruro è legato prevalentemente a sodio e potassio.
L’origine dei cloruri nelle acque dolci è raramente imputabile alla dissoluzione di cloruri evaporitici molto solubili (NaCl, KCl) secondo le reazioni: Queste condizioni si realizzano in prossimità di grandi depositi di sale in grado di generare acque con un contenuto salino superiore a 35000mg/l (valore medio dell’acqua marina).
È più comune che le acque con elevata salinità da cloruri siano generate dal mescolamento tra acque dolci (acquiferi liberi), ed acque marine o fossili (ipersaline). Le caratteristiche di potabilità di un’acqua sono legate al tenore di colruri, è molto utilizzata in questi casi una classificazione sul tenore in cloruri. Sopra la soglia dei 10000mg/l in cloruri, le acque divengono più salate degli oceani ed entrano gradualmente nel campo delle salamoie (acque ipersaline).
Le salamoie sono costituite da acque estremamente dense e inamovibili, cedono parte del loro contenuto salino (Cl-,Na+, K+, Mg2+ e SO42-) alle acque dolci che giungono a contatto con la loro superficie superiore e che lisciviandole si mineralizzano. Le facies cloruro alcaline legate a fenomeni di lisciviazione possono essere allineate lungo importanti motivi tettonici. |