Indagini Minime di tipo Geologico regione Lazio
La scelta della tipologia delle indagini geologiche, geofisiche e geotecniche da eseguire e la loro quantità sono in relazione a un parametro che identifica tre distinti livelli di Rischio Geologico.
In prima analisi si definiscono tre classi di pericolosità geologica, sulla base della zonazione sismica regionale, delle condizioni geologiche dell’area di sedime e dei vincoli derivanti degli atti di governo del territorio:
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA DEL SITO
TIPO A: BASSA PERICOLOSITÀ GEOLOGICA:
Zone Sismiche 3A e 3B per le quali sussistano contemporaneamente le condizioni geomorfologiche descritte al comma 2 dell’art. 4 del Regolamento.
TIPO B: MEDIA PERICOLOSITÀ GEOLOGICA:
Zona Sismica 2B o Zone Sismiche 3A e 3B in cui si verifica una delle seguenti condizioni:
TIPO C: ALTA PERICOLOSITÀ GEOLOGICA:
Zone Sismiche 1 e 2A o in tutte le Zone Sismiche in cui si verifica almeno una delle seguenti
condizioni:
In prima analisi si definiscono tre classi di pericolosità geologica, sulla base della zonazione sismica regionale, delle condizioni geologiche dell’area di sedime e dei vincoli derivanti degli atti di governo del territorio:
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA DEL SITO
TIPO A: BASSA PERICOLOSITÀ GEOLOGICA:
Zone Sismiche 3A e 3B per le quali sussistano contemporaneamente le condizioni geomorfologiche descritte al comma 2 dell’art. 4 del Regolamento.
TIPO B: MEDIA PERICOLOSITÀ GEOLOGICA:
Zona Sismica 2B o Zone Sismiche 3A e 3B in cui si verifica una delle seguenti condizioni:
- Contatto stratigrafico o tettonico tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche e sismiche diverse; zone Suscettibili di Amplificazione Sismica identificate da studi di Microzonazione Sismica ai sensi della DGR Lazio n. 545/2010, e già validati dall’Ufficio Geologico e Sismico Regionale
- Situazioni litostratigrafiche particolari, quali riporti antropici, terreni scarsamente addensati, rocce molto fratturate e alterate, fenomeni di inversione della Vs;
- Situazioni geomorfologiche particolari quali pendii con acclività > 15°, cresta, conoide alluvionale, falda
TIPO C: ALTA PERICOLOSITÀ GEOLOGICA:
Zone Sismiche 1 e 2A o in tutte le Zone Sismiche in cui si verifica almeno una delle seguenti
condizioni:
- Area entro 50mt da faglie attive e capaci effettivamente indicate dall’I.N.G.V.;
- Fenomeni di Liquefazione; Fenomeni di Subsidenza o Sinkhole;
- Presenza di cavità sotterranee;
- Presenza di strati o terreni fortemente compressibili tipo limi o argille con presenza di torba;
- Versanti in frana, in dissesto o instabilità diffusa;
- Zone R3 e R4 delimitate nei Piani delle Autorità di Bacino;
- Zone Suscettibili di Instabilità, identificate da studi, validati dall’Ufficio Geologico e Sismico Regionale, ai
INDAGINI MINIME DI TIPO GEOLOGICO
Deliberazione 5 luglio 2016, n. 375
Adozione regolamento regionale concernente: "Regolamento regionale per lo snellimento e la semplificazione delle procedure per l'esercizio delle funzioni regionali in materia di prevenzione del rischio sismico e di repressione delle violazioni della normativa sismica.
Abrogazione del regolamento regionale 7 febbraio 2012, n. 2 (Snellimento delle procedure per l'esercizio delle funzioni regionali in materia di prevenzione del rischio sismico)".
Deliberazione 5 luglio 2016, n. 375
Adozione regolamento regionale concernente: "Regolamento regionale per lo snellimento e la semplificazione delle procedure per l'esercizio delle funzioni regionali in materia di prevenzione del rischio sismico e di repressione delle violazioni della normativa sismica.
Abrogazione del regolamento regionale 7 febbraio 2012, n. 2 (Snellimento delle procedure per l'esercizio delle funzioni regionali in materia di prevenzione del rischio sismico)".
2016-regolamento_sismico.pdf | |
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allegato_c_modifica_2013.pdf | |
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INDAGINI E PROVE MINIME DI TIPO GEOLOGICO, GEOFISICO E GEOGNOSTICO PER I DIVERSI LIVELLI DI VULNERABILITA’ DELL’OPERA
L’obiettivo è raggiungere la definizione del modello geofisico del sottosuolo per la determinazione della categoria di suolo di fondazione indicato nella Relazione Geologica e delle indagini e prove di laboratorio che caratterizzano l’aspetto geomeccanico del sottosuolo per il volume significativo.
Si determinano 3 Livelli di Vulnerabilità dell’Opera (Basso, Medio, Alto), in funzione della zona sismica e della classificazione del progetto, secondo lo schema di seguito riportato.
L’obiettivo è raggiungere la definizione del modello geofisico del sottosuolo per la determinazione della categoria di suolo di fondazione indicato nella Relazione Geologica e delle indagini e prove di laboratorio che caratterizzano l’aspetto geomeccanico del sottosuolo per il volume significativo.
Si determinano 3 Livelli di Vulnerabilità dell’Opera (Basso, Medio, Alto), in funzione della zona sismica e della classificazione del progetto, secondo lo schema di seguito riportato.
Con riferimento a ciascun Livello di Vulnerabilità dell’Opera, si fornisce un elenco di indagini e prove minime, desunte dal Cap. 6 del D.M. 14.1.2008 e Circolare 2.2.2009, da effettuare per le opere di cui agli artt. 3 e 6 del presente Regolamento, localizzate sia su terreni sia su roccia compatta affiorante o con substrato roccioso entro i primi 3 metri di profondità.
Si stabilisce comunque che:
In presenza di substrati rocciosi o rocce tenere sub-affioranti, il sondaggio geognostico e l’eventuale prova DH, quando dovuti, dovranno giungere al di sotto dello strato roccioso alterato, fino ad una profondità che garantisca l’integrità e la continuità in profondità dell’ammasso roccioso.
Le indagini e le prove di carattere geologico possono essere omesse per gli interventi locali, così come definiti dal punto 8.4.3. del D.M. 14.1.2008.
Ai sensi del punto 6.6.2. del D.M. 14.1.2008 e dell’art. 3 del D.L. 22.6.2012 - cd. “Salva Italia” -, convertito in Legge n. 134 del 7.8.2012, le indagini e le prove in relazione all’opera da realizzare dovranno essere finalizzate a definire la categoria del sottosuolo di fondazione e la caratterizzazione geotecnica dei terreni nel volume significativo ai sensi delle NTC08.
Si stabilisce comunque che:
In presenza di substrati rocciosi o rocce tenere sub-affioranti, il sondaggio geognostico e l’eventuale prova DH, quando dovuti, dovranno giungere al di sotto dello strato roccioso alterato, fino ad una profondità che garantisca l’integrità e la continuità in profondità dell’ammasso roccioso.
Le indagini e le prove di carattere geologico possono essere omesse per gli interventi locali, così come definiti dal punto 8.4.3. del D.M. 14.1.2008.
Ai sensi del punto 6.6.2. del D.M. 14.1.2008 e dell’art. 3 del D.L. 22.6.2012 - cd. “Salva Italia” -, convertito in Legge n. 134 del 7.8.2012, le indagini e le prove in relazione all’opera da realizzare dovranno essere finalizzate a definire la categoria del sottosuolo di fondazione e la caratterizzazione geotecnica dei terreni nel volume significativo ai sensi delle NTC08.
Livello di Vulnerabilità dell’Opera Basso
Dovranno eseguirsi:
SU TERRENI:
prove di laboratorio per la definizione delle caratteristiche fisiche e meccaniche;
Almeno 1 prova geofisica indiretta (tipo MASW, SASW, ecc.) per il calcolo delle Vs30.
Livello di Vulnerabilità dell’Opera Medio
Dovranno eseguirsi:
SUI TERRENI
Dovranno eseguirsi:
Livello di Vulnerabilità dell’Opera Alto
Sui Terreni
Dovranno eseguirsi:
c. 1, R.R. n. … del ….:
PROFONDITÀ:
Dovranno eseguirsi:
Almeno 1 prova geofisica indiretta (tipo MASW, SASW, ecc.) per il calcolo delle Vs30;
Determinazione delle caratteristiche geomeccaniche degli ammassi rocciosi con rilevamento geostrutturale;
Prove di laboratorio per la caratterizzazione fisica e meccanica dei terreni di fondazione;
Verifiche di stabilità ante e post-operam dei versanti, se necessario;
Solo per i progetti a controllo obbligatorio:
Almeno 1 prova geofisica diretta in foro di sondaggio (tipo Down Hole, Cross-Hole, ecc.);
Almeno un sondaggio geognostico, attrezzato per 1 prova sismica diretta.
Dovranno eseguirsi:
SU TERRENI:
- Almeno 1 prova penetrometrica di tipo statico
prove di laboratorio per la definizione delle caratteristiche fisiche e meccaniche;
- Almeno 1 prova geofisica indiretta (tipo MASW, SASW, ecc.) per il calcolo delle Vs30.
Almeno 1 prova geofisica indiretta (tipo MASW, SASW, ecc.) per il calcolo delle Vs30.
Livello di Vulnerabilità dell’Opera Medio
Dovranno eseguirsi:
SUI TERRENI
- Almeno 1 sondaggio geognostico con prove SPT in foro oppure almeno 2 prove penetrometriche di tipo
- Prove di laboratorio per la definizione delle caratteristiche fisiche e meccaniche;
- Almeno 2 prove geofisiche indirette (tipo MASW, SASW, ecc.) per il calcolo delle Vs30;
- Verifiche di stabilità ante e post operam dei versanti, laddove necessario.
Dovranno eseguirsi:
- Almeno 1 prova geofisica indiretta (tipo MASW, SASW, ecc.) per il calcolo delle Vs30;
- Verifiche di stabilità ante e post operam dei versanti, laddove necessario.
Livello di Vulnerabilità dell’Opera Alto
Sui Terreni
Dovranno eseguirsi:
- Almeno 2 prove verticali di indagine di cui 1 sondaggio geognostico con prove SPT in foro;
- Almeno 1 prova penetrometrica di tipo statico CPT, CPTE, CPTU) o dinamico (DPH, DPSH) per una profondità almeno pari al volume significativo;
- Almeno 2 prove geofisiche indirette (tipo MASW, SASW, ecc.) per il calcolo delle Vs30;
- Almeno 1 misura di rumore (tipo RE.MI, HVSR, ecc.);
- Prove di laboratorio per la caratterizzazione fisica e meccanica dei terreni di fondazione;
- Verifiche di stabilità ante e post-operam dei versanti laddove necessario;
c. 1, R.R. n. … del ….:
- Almeno 1 prova geofisica diretta in foro di sondaggio (tipo Down Hole, Cross-Hole, ecc.);
- Almeno un secondo sondaggio geognostico, spinto alla profondità di 30 m, attrezzato per 1 prova sismica diretta;
- Risposta sismica locale.
PROFONDITÀ:
Dovranno eseguirsi:
Almeno 1 prova geofisica indiretta (tipo MASW, SASW, ecc.) per il calcolo delle Vs30;
Determinazione delle caratteristiche geomeccaniche degli ammassi rocciosi con rilevamento geostrutturale;
Prove di laboratorio per la caratterizzazione fisica e meccanica dei terreni di fondazione;
Verifiche di stabilità ante e post-operam dei versanti, se necessario;
Solo per i progetti a controllo obbligatorio:
Almeno 1 prova geofisica diretta in foro di sondaggio (tipo Down Hole, Cross-Hole, ecc.);
Almeno un sondaggio geognostico, attrezzato per 1 prova sismica diretta.
Riclassificazione Sismica della Regione Lazio D.G.R Lazio 387 del 22/05/2009
riclassificazionelazio2009.pdf | |
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File Type: |
Riclassificazione sismica del territorio della Regione Lazio in applicazione dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n° 3274 del 20Marzo 2003
Ordinanza PCM 3519 del 28 aprile 2006, All. 1b
Pericolosità sismica di riferimento per il territorio nazionale
Pericolosità sismica di riferimento per il territorio nazionale