I metodi Geoelettrici studiano la risposta del terreno quando attraverso quest'ultimo si propagano correnti elettriche continue, questi metodi consistono nella determinazione dei valori di resistività apparente elettrica
(R.a. = K x DV/I ) che caratterizzano il suolo. Tramite queste indagini è possibile individuare cavità naturali o antropiche, strutture sepolte e presenza di falde acquifere nel sottosuolo. La resistività (resistività = 1 / conducibilità), è una proprietà intrinseca delle rocce e dipende dalla litologia, dalla struttura interna, e sopratutto dal contenuto di acqua. La conducibilità è dovuta essenzialmente all'acqua interstiziale ed è in larga misura in funzione della permeabilità, del contenuto di acqua e dal contenuto di sali disciolti in essa e dalla mineralizzazione argillosa. La presenza di fluidi nel sottosuolo fa si che rocce e terreni attraversati da corrente si comportino da buoni conduttori di elettricità, al contrario strutture sepolte, cavità o rocce poco permeabili o non fratturate, si comportano come cattivi conduttori se non addirittura come isolanti. la resistività è un parametro fisico che che può variare anche all'interno della stessa formazione, questo è particolarmente vero in materiali poco consolidati prossimi alla superficie. |
Il metodo delle misure di resistività apparente consiste:
- Immissione di corrente continua di intensità I per mezzo di due (A e B) o più elettrodi (elettrodi di corrente) connessi ad una sorgente di energia (batteria, generatore di corrente),
- misura della differenza di potenziale (d.d.p.), generata dalla circolazione di corrente tra due "elettrodi di potenziale" (M e N),
- calcolo della resistività dello spessore del terreno interessato dal passaggio di corrente.
La resistività apparente (R.a.)
Viene calcolata dalle misure di intensità di corrente I che viene immessa nel terreno e dalla differenza di potenziale DV misurata attraverso gli elettrodi di potenziale.
La relazione è:
Viene calcolata dalle misure di intensità di corrente I che viene immessa nel terreno e dalla differenza di potenziale DV misurata attraverso gli elettrodi di potenziale.
La relazione è:
R.a. = K x DV/I
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K: è la costante di configurazione degli elettrodi e dipende dalla distanza tra gli elettrodi
I: è l'Intensità misurata in Amper DV: è la differenza di potenziale |
Modificando la configurazione degli elettrodi, si ottengono molteplici possibilità di Indagine, le più comuni sono la Schlumberger e la Wenner.
La configurazione Wenner prevede una disposizione del quadripolo con i 4 elettrodi due di corrente esterni A e B e due di potenziale M e N, disposti in linea ed equidistanti tra loro.
La configurazione Schlumberger gli elettrodi A, M, N e B sono disposti con una distanza A e B maggiore rispetto alla distanza tra i due elettrodi di potenziale M e N.
Questa configurazione si usa in genere per i Sondaggi Elettrici Verticali (SEV) dove per ogni misura richiede lo spostamento seguendo un alinea retta (allontanamento rispetto al centro) di soli due elettrodi (A e B), mentre rimane invariata la distanza tra gli elettrodi M e N.
La configurazione Schlumberger gli elettrodi A, M, N e B sono disposti con una distanza A e B maggiore rispetto alla distanza tra i due elettrodi di potenziale M e N.
Questa configurazione si usa in genere per i Sondaggi Elettrici Verticali (SEV) dove per ogni misura richiede lo spostamento seguendo un alinea retta (allontanamento rispetto al centro) di soli due elettrodi (A e B), mentre rimane invariata la distanza tra gli elettrodi M e N.